Breve video alla scoperta delle CINQUE TERRE – LERICI e PORTO VENERE, creato da mia figlia qualche anno fa.
Lo aveva fatto con un cellulare non proprio adatto, ma nonostante ciò credo che renda molto bene l’atmosfera di questo luogo.
Definisco “COLORATO” ogni luogo che mi lascia emozioni indelebili e mi colpisce al CUORE, diventando viaggio a 360°: viaggio del corpo e viaggio dell’Anima.
Alla fine di un viaggio torniamo non solo con la valigia carica di souvenirs, bensì con un grande bagaglio di ricordi!
Se hai gradito questo video di questa zona magica della Liguria, sicuramente apprezzi la scoperta di angoli del nostro meraviglioso Paese tramite questi video amatoriali, ricchi di spunti, punti di vista e piccoli consigli di viaggio.
Quante volte ti è accaduto, durante una comunicazione che il tuo messaggio sia stato male interpretato?
“Molte volte!” sarà sicuramente la tua risposta. Non preoccuparti.
È plausibile che ciò possa accadere nel’ ambito del processo comunicativo, indipendentemente dal tipo di canale utilizzato.
Comunicare correttamente ed efficacemente è una vera e propria ARTE,che come tale presuppone la conoscenza di molti fattori. Ne consegue che la non conoscenza ci pone spesso di fronte ad errori comunicativi, errate interpretazioni, distorsioni cognitive, fallacie.
Ricordi il detto: “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare” ? Ecco, proprio questo detto mi sovviene ogni qualvolta mi si presenta
“l’imbuto del processo comunicativo”
Di cosa si tratta? Te lo spiego brevemente.
L’ intenzione di chi vuole comunicare (100 %)
è ben diversa da ciò che si finisce per comunicare veramente (80 %)
da ciò che il vostro interlocutore sente (60%)
e da ciò che comprende (40%)
e alla fine si ricorderà solo una piccola parte del vostro messaggio (20%)
Se ti è piaciuto il mio articolo, condividilo e se vuoi scoprire altri aspetti relativi all’arte della comunicazione, continua a seguirmi.
Continueremo a viaggiare dentro l’ ARTE DELLA COMUNICAZIONE.
Pillole di riflessioni tra le emozioni e le caratteristiche terapeutiche dei dipinti su tela.
Quante volte davanti a un dipinto su tela, ci siamo chiesti se ciò che noi percepiamo, corrisponda o meno al medesimo sentimento provato dal pittore a suo tempo, mentre dava vita alla sua opera? O se invece si tratta di una emozione in noi volutamente “indotta” dall’autore del dipinto? Magari arrivando a toccare quelle corde che in noi nessuna opera aveva mai raggiunto prima?
Sicuramente possiamo affermare che pittura ed emozioni sono collegate da un filo sottile interpretativo che si snoda lungo un percorso emozionale personale che ci porta a dire “questo dipinto a olio mi piace perché….” oppure “sono stato rapito dalla bellezza di questo quadro in acrilico” oppure ancora “questo quadro materico mi ha letteralmente rapito!”
Tralasciamo ovviamente tutto ciò che può essere detto da un critico d’arte. Queste sono le nostre sensazioni.
Quando acquistiamo un dipinto, sia esso un olio su tela o un acrilico su tela o un quadro materico, AQUISTIAMO EMOZIONI!
ALCUNI QUADRI FAMOSI CHE EMOZIONANO
Non c’è uno stile pittorico che emozioni più di un altro. Non vige una regola: le emozioni sono soggettive. Del resto siamo una moltitudine di persone, con una infinità di gusti, preferenze, attitudini, filtri emozionali.
Nel settore dei dipinti su tela, si trovano importanti quadri che trasmettono emozioni, conosciuti in tutto il mondo, tra i quali:
il pianto nel “Cristo morto di Andrea Mantegna”
il dolore ne “la crocifissione del Masaccio”
il terrore ne “la strage degli innocenti di Reni”
Difficile di fronte a tali opere non provare proprio queste emozioni, che attraverso la chiave dell’ empatia riescono a giungere a noi, a trasportarci appieno nell’esatto istante in cui il pittore creava.
DIPINGERE SU TELA COME ARTETERAPIA
L’unica regola da seguire è “via libera alla creatività”, senza avere uno schema, senza l’obbligo di determinati pennelli per dipingere o altri strumenti tipici della pittura a olio su tela o della pittura in acrilico su tela. Possono essere utilizzate le mani, i piedi, schizzi di colore, spugne, spatole, ramoscelli, sagome. L’importante è che il nostro interiore possa prendere colore e vita sulla tela nuda, anonima, spoglia!
L’arteterapia è da anni sempre più utilizzata, soprattutto con bambini e adolescenti.
Grazie ad essa è possibile lavorare su traumi e sul blocco di emozioni represse, per il ritorno a una vita equilibrata.
